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Romanzo storico siciliano ambientato nella seconda guerra servile del 120 a.C., narra la storia di Elio, uomo libero divenuto schiavo contro la sua volontà. Narra della sua lotta contro i Romani, dei suoi amori, delle sue ricerche, del suo peregrinare all'interno di un contesto storico ricostruito alla perfezione come solo Luigi Natoli sapeva fare. Narra di Atenione, uno schiavo, un uomo, un eroe dal quale Spartaco avrebbe dovuto imparare. Il romanzo è ricostruito è trascritto dall'opera originale, pubblicata dall'autore nel 1936.
Luigi Natoli è stato uno scrittore e storiografo italiano. Con lo pseudonimo di William Galt è stato autore di romanzi d'appendice. La sua era una famiglia dagli ardenti ideali risorgimentali: nel 1860, alla notizia dell'imminente arrivo dei Mille guidati da Garibaldi, la madre fece indossare a tutti la camicia rossa: l'intera famiglia venne arrestata dalle guardie borboniche. A causa delle sue umili origini, Natoli non può continuare gli studi, ma prosegue da autodidatta leggendo molto e frequentando le biblioteche. Riesce a ottenere la licenza per l’insegnamento elementare. A 17 anni inizia a scrivere per i giornali, quindi lavora come professore di storia in vari licei italiani e pubblica anche una Storia di Sicilia. È soprattutto noto come autore di romanzi d'appendice ambientati in Sicilia e apparsi a puntate su giornali e riviste come «Il Giornale di Sicilia», «Il giornalino della Domenica» e «Primavera», che gli fecero guadagnare una grande popolarità.
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