La Sicilia del 27 marzo 2013
GIOVANNI MERENDA È «SENZA NOME»
GIOVANNI MERENDA È «SENZA NOME»
Con diverse voci narranti, protagonista e fuori campo, una costruzione narrativa coinvolgente e intrigante in cui niente è scontato, e soprattutto uno stile originale, lo scrittore Giovanni Merenda torna tra gli scaffali con “Senza nome” (Nuova Ipsa Editore). In un paesino siciliano senza nome e identità, così come il protagonista, un ragazzo viene “strappato” a un destino qualunque da un occasionale concittadino estivo che lo introduce nell’arte della truffa. Ma la vita, si sa, spesso ha ben altri progetti. E così il protagonista, che si racconta nella prima parte del libro in prima persona dicendo di non volersi svelare, si trasformerà ben presto in un killer vendicatore, unendo diversi talenti: l’uso delle armi, l’abilità nel cambiare identità – che lo farà essere primula rossa – e la precisione. Un esecutore di morte tanto bravo e apprezzato da poter chiedere qualsiasi cifra. Un talento che lo farà vivere in bellissime case, e lo farà viaggiare, con volti e nomi sempre nuovi, pagando però anche un prezzo molto alto: la mancanza di relazioni umane. La svolta, nella storia e nella scelta stilistica di Merenda, avviene nella seconda parte del libro, con una nuova voce narrante e un cambio di stile narrativo. “Volevo scrivere una storia particolare, quella di un killer a pagamento che si trova stavolta a lottare per non uccidere ma per difendere una vita umana – spiega Giovanni Merenda -. Ma prima ho pensato che era importante sapere come era diventato quello che era. Così il mio progetto si è allargato. Ci ho messo 11 mesi per la prima stesura”.
Elisabetta Cannone