Repubblica - Palermo del 10 luglio 2011
Delitto bis al Policlinico
E’ una mattina di metà luglio a Palermo, un medico viene ucciso fra i viali del Policlinico e le indagini annaspano. Si trattava d’un bravo chirurgo tutto casa e lavoro, non ci sono testimoni, non si trovano bossoli sul luogo del delitto. L’unico elemento suscettibile di qualche valutazione è che il dottore era un uomo di buon senso, i suoi pareri sull’eventuale acquisto di nuove attrezzature venivano sempre ascoltati dal Consiglio di amministrazione. E negli ultimi tempi il dottore aveva avuto delle perplesstà, la costruzione di alcuni padiglioni gli era sembrata uno spreco.
Vent’anni dopo, in un’altra serena mattina di luglio, un altro medico viene ucciso fra i viali del Policlinico. Stesse modalità e identica mancanza di indizi. L’unica variante sembra essere il nome della vittima.
Con un omicidio reiterato a vent’anni di distanza comincia
Bersaglio Bianco di Angelo Vecchio, giornalista che da oltre trent’anni scrive di cronaca nera. La competenza maturata sulla strada viene messa a frutto in questo noir dove Palermo appare in sintonia coi suoi delitti. Sullo sfondo c’è sempre qualche omicidio irrisolto, l’area grigia dei conniventi silenziosi nutre il vivaio del malaffare e i più insospettabili sono protagonisti delle nove alleanze mafiose. Ma tutti hanno un cuore. Nelle camere di Villa Igea si rievocano i bei tempi andati, e ogni volta il ricordo dei tanti buoni affari combinati con i cugini americani commuove i più anziani.
di
Amelia Crisantino