Rassegna stampa

Una raccolta dei migliori articoli di giornale sulle pubblicazioni della Nuova Ipsa editore di Palermo

In questa pagina del sito della nostra casa editrice puoi trovare la lista completa di tutti gli articoli dei principali giornali e testate giornalistiche che hanno effettuato le recensioni dei nostri libri.

La Sicilia - Palermo del 15 maggio 2004
"Ritorno a Borgo Vecchio" romanzo di De Michele
Michele Perriera presenterĂ  oggi in assindustria la prima opera del dirigente  
 
Sarà oggi lo scrittore e regista Michele Perriera a presentare, con Salvatore Di Marco, "Ritorno a Borgo Vecchio", il primo romanzo di Bruno De Michele, per quasi trent’anni direttore dell’intersind di Sicilia e Calabria e già dirigente di Assindustria Palermo. L’incontro avrà luogo oggi alle ore 17, presso l’Assindustria di via XX Settembre, 53. Ne parleranno con gli ospiti il presidente di Assindustria, Giuseppe Costanzo, e Marcello Mondazzi, lo scultore e pittore abruzzese le cui opere sono esposte nei principali musei del mondo e che ha realizzato l’illustrazione di copertina del libro.
L’opera, edita da Nuova Ipsa Editore, fornisce l’occasione per un omaggio dell’autore ad Attilio Orlando, il dirigente che rese grande l’Italtel di Carini e che, forte delle sue capacità professionali, culturali e umane, riuscì nell’ardua impresa di riaprire, da Soprintendente, il Teatro Massimo. La presentazione di "Ritorno a Borgo Vecchio", "è quindi anche l’avvio di un movimento - spiega Giuseppe Costanzo - che porti a realizzare nel centro di Palermo un simbolo perenne che ricordi l’impegno e la figura dell’insigne cittadino Attilio Orlando".
Bruno De Michele è una persona per bene - qualità assai rara -, con l’animo candido di un bambino e la coscienza pulita, che dice quello che pensa, amico generoso, profondo conoscitore delle debolezze umane. Gode di una profonda serenità, che gli deriva dall’avere sempre fatto il proprio dovere e di essersi battuto, con Attilio Orlando e un gruppo di amici, per il bene della città. Riesce a coniugare razionalità e ironia, potendo così a testa alta guardare in faccia agli arroganti e non piegarsi davanti alle prepotenze, pur pagandone il prezzo.
Tutto questo ritroviamo in "Ritorno a Borgo Vecchio", un viaggio immaginario alla ricerca dell’Oriente, quell’obiettivo che ciascuno pensa di raggiungere e che può trovarsi ovunque, ma che alla fine è dove meno ce lo aspettiamo. De Michele, che mostra alla società dove sta andando e ne mette in dubbio le certezze, nel gestire la ricerca si prende gioco dei personaggi, delle trame, dei lettori e di se stesso. Descrivendo, però, crude verità, che fanno male. La ricerca dell’Oriente si conclude in vari modi, ma il ritorno a Borgo Vecchio (unico elemento di realtà del romanzo, come espressione di una orientalità che non si riconosce più altrove) è il ritrovamento di quella Palermo immaginaria, come la vorremmo. Ma Palermo come un’altra città, attraversata a bordo di un cammello inseguendo la teoria del pendolo e passando per quella dell’imbuto, è immaginaria e reale al tempo stesso, paradiso dei sognatori.