Rassegna stampa

Una raccolta dei migliori articoli di giornale sulle pubblicazioni della Nuova Ipsa editore di Palermo

In questa pagina del sito della nostra casa editrice puoi trovare la lista completa di tutti gli articoli dei principali giornali e testate giornalistiche che hanno effettuato le recensioni dei nostri libri.

Giornale di Sicilia del 29 maggio 2006
Lo "stupor mundi" di Federico II, re di Sicilia
Claudio Alessandri narra le leggendarie gesta dell’imperatore che più di tutti amò l’isola  
 
"Stupor mundi" è la definizione più nota di Federico II. Allo storico lo "stupor" interessa moto meno dei documenti, soprattutto quando non si tratta soltanto di un segno di ammirazione ma della patina leggendaria che i secoli hanno deposto sulla realtà. Anche su questo mette l’accento Francesco Renda nella prefazione a un libro graficamente ben curato di Claudio Alessandri, Federico II di Svevia, imperatore e re di Sicilia, pubblicato da Nuova Ipsa. Le iperboli sull’imperatore, del resto, non sono opera soltanto di ammiratori postumi ma anche dei contemporanei e persino dello stesso Federico, che si autocelebrò paragonando la sua città natale, Jesi, a una nuova Betlemme. Del rischio di scivolare innavvertitamente sul terreno della leggenda è consapevole lo stesso Alessandri, che probabilmente resta impigliato nel fascino del personaggio e tuttavia ne prende le distanze costeggiado in ogni pagina della sua biografia i dati, le date e ogni altro riferimento in odore di concretezza. È vero che il libro a volte si apre a una dimensione evocativa e narrativa, come a sottolineare le suggestioni che la figura di Federico II può ispirare, ma il giudizio conclusivo su un uomo figlio del suo tempo e capace di crudeltà Alessandri dimostra di avere tenuto i piedi per terra, anzi in archivio. Tutto è in una prosa di assoluta semplicità e si avvale, oltre che della riproduzione di tre opere di Bruno Caruso e di alcuni disegni dell’autore, dei contributi di Viviana Amari, Federico Messana e Salvo Zarcone, autori di un capitolo ciascuno rispettivamente sul Tiraz (ricamo prezioso su manufatti di seta), sulla costituzione di Melfi e sulla cultura della corte federiciana.  
Giampiero Cinque