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In occasione dell'Esposizione Nazionale tenutasi a Palermo nel 1891, Luigi Natoli scriveva una guida della città. In questa ristampa abbiamo fedelmente rispettato il testo e inserito le stesse immagini che corredavano il libretto originale, riportando anche nelle pagine finali, gli inserti pubblicitari in appendice allo stesso e un pieghevole della cartina di Palermo nel 1891 che danno al lettore di oggi l'idea di un secolo glorioso tramontato con tante aspettative di progresso sull'imminente 1900. Si potrà godere, di nomi, cose e prodotti oramai sconosciuti; di terminologie non più in uso, e soprattutto delle trasformazioni che ha avuto Palermo, perché ogni cosa è fissata nel limite temporale del 1891. Si pensi al teatro Massimo in fase di costruzione, all’assenza dei fabbricati dell'era fascista, come il Tribunale o il Palazzo delle Poste, e alla ricchezza di splendide chiese e monumenti della zona del porto, molti dei quali abbattuti dai bombardamenti della seconda guerra mondiale; ma sempre in ogni pagina si potrà apprezzare la grande sapienza narrativa di Natoli con le sue innumerevoli spiegazioni. Una guida di gran lusso che ci siamo permessi di raffigurare in copertina insieme con alcuni monumenti della sua amata Palermo.
Luigi Natoli è stato uno scrittore e storiografo italiano. Con lo pseudonimo di William Galt è stato autore di romanzi d'appendice. La sua era una famiglia dagli ardenti ideali risorgimentali: nel 1860, alla notizia dell'imminente arrivo dei Mille guidati da Garibaldi, la madre fece indossare a tutti la camicia rossa: l'intera famiglia venne arrestata dalle guardie borboniche. A causa delle sue umili origini, Natoli non può continuare gli studi, ma prosegue da autodidatta leggendo molto e frequentando le biblioteche. Riesce a ottenere la licenza per l’insegnamento elementare. A 17 anni inizia a scrivere per i giornali, quindi lavora come professore di storia in vari licei italiani e pubblica anche una Storia di Sicilia. È soprattutto noto come autore di romanzi d'appendice ambientati in Sicilia e apparsi a puntate su giornali e riviste come «Il Giornale di Sicilia», «Il giornalino della Domenica» e «Primavera», che gli fecero guadagnare una grande popolarità.
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