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Scheda biografica dell'autore non disponibile
Benedetto Naselli I misteri di Palermo
L’opera pubblicata nel 1852 è la realistica rappresentazione di una Palermo degli inizi ottocento ed è piuttosto sensibile al ritardo culturale e al degrado materiale del popolo, avversato dai capricci dei potenti e dalle loro corruzioni, da una privatistica e influenzabile amministrazione della giustizia, da una miseria che è solo sofferenza e disperazione senza riscatto. Naselli ci descrive una società governata dal male utilitaristico come volto necessario del potere, dove il carcere con le sue torture è la normale conduzione dell’infelice vita di genti affamate di pane e giustizia. Il realismo di questo romanzo è dato anche dalla sua perfetta ambientazione nella Palermo ottocentesca, dove tutti i suoi personaggi si muovono con estrema naturalezza e si distingue soprattutto per il primario tentativo d’indagine sociale con la descrizione di una vita giornaliera, che seppur usando il registro narrativo di un tardo romanticismo per le sue tematiche in costante conflittualità fra il bene e il male, la virtù e il vizio, lo colloca prepotentemente fra i grandi romanzi popolari dell’ottocento. Un autorevole dramma dell’ingiustizia, della quale è vittima anche lo stesso Naselli.
Benedetto Naselli I Beati Paoli o La famiglia del giustiziato
Dramma teatrale in cinque atti. I beati Paoli trovano nell'omonimo capolavoro di Luigi Natoli, la sublimazione letteraria in un romanzo di carattere storico popolare che tuttora rappresenta l'eccellenza nel suo genere. Prima del grande narratore palermitano, della setta segreta dei Beati Paoli scrissero storici, letterati e anche poeti. Fra i testi di riferimento per gli studiosi del "fenomeno" vi è I beati paoli o la famiglia del giustiziato dramma in cinque atti dell'avvocato Benedetto Naselli rappresentato per la prima volta la sera del 21 dicembre 1863 a Palermo, nel Real Teatro di Santa Cecilia. L'opera, sempre citata e del tutto introvabile, rivive oggi in questa fedele edizione per la collana "Gli introvabili". Maria, la giovane moglie del pittore Andrea Valenti, è povera, cieca ed ha due piccoli figli da mantenere. Le hanno ucciso il marito unica fonte di sostentamento della famiglia, e non solo, glielo hanno pure infamato incolpandolo di un delitto che non ha commesso. Ora vuole essere riabilitata e chiede giustizia per sé, i suoi figli e il giovane marito morto. Chiede a tutti ma La giustizia è cieca ed ha i piedi di piombo...
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