Il libro descrive le esperienze di Robert Pavlita, il quale negli anni '70 del secolo scorso, attraverso l'intenzione mentale, modificava le proprietà magnetiche di materiali diversi.
Il fenomeno fu inquadrato nell'ambito della parapsicologia e se ne interessarono i servizi segreti degli Stati Uniti e dell'ex Unione Sovietica. Nel testo è riportato l'unico esperimento effettuato in laboratorio, di cui siamo a conoscenza, il quale ha verificato sperimentalmente il fenomeno della magnetizzazione indotta con la mente.
L’insieme di eventi che riguardano Robert Pavlita (1919-1991) si svolsero negli anni ’60-'70 del secolo scorso in Cecoslovacchia, stato che allora era sotto il controllo sovietico.
I fenomeni furono classificati come parapsicologici, in particolare di psicocinesi (in inglese psychokinesis, parola abbreviata in PK). La psicocinesi, ovvero il movimento di oggetti a distanza con la “mente”, appartiene alla categoria più generale delle manifestazioni parafisiche.
Ad un esame più attento, molti degli aspetti descritti dagli studiosi in quegli anni appartengono alla pratica dell’intenzionalità sui sistemi viventi e non, esaminata in un precedente testo.
In questo libro Francesca Pulcini e Massimo Sperini si occupano di come l’attività mentale (l’intenzionalità), per mezzo degli Apparecchi di Attivazione di Robert Pavlita (PADs) è in grado di modificare la curva di magnetizzazione dei materiali.
