Quest’Opera di Kent rappresenta una geniale sintesi di arte e scienza. Egli infatti è riuscito a presentarci per la prima volta una Materia Medica viva dove ogni rimedio è rappresentato come un ‘individuo’ totalmente diverso dagli altri.
Kent ci lascia una descrizione colloquiale e semi-clinica dei rimedi, come se ci trovassimo di fronte un paziente che ci racconta la sua storia clinica. Il risultato di questo approccio è che il Lettore vive il rimedio fissandoselo indelebilmente in mente. E questo era proprio l’obiettivo di Kent, ma è anche l’essenza profonda di questa sua Materia Medica.
Ma non è tutto, perché quest’Opera di Kent è originale per i frequentissimi accenni alle diagnosi differenziali con altri rimedi, alle sue osservazioni e commenti, ai molti esempi e casi clinici e infi ne ai consigli desunti dalla sua personale e straordinaria esperienza medica che l’aveva fatto diventare famoso non solo in tutta l’America, ma anche in tutto il mondo del suo tempo.
Tutti i Maestri di Omeopatia raccomandavano ai loro studenti di scegliere una buona Materia Medica, di leggere ogni giorno un rimedio omeopatico e alla fine del libro di ricominciare dall’inizio continuando in questo modo per anni o almeno finché non fossero in grado di riconoscere la personalità di ogni rimedio nelle persone che incontravano tutti i giorni nella loro vita.