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A partire da una rapida rassegna dei metodi curativi non convenzionali a disposizione del terapeuta per i più comuni disturbi psichici, l’autrice polarizza l’attenzione sull’analisi psicodiagnostica scientifica e terapeutica di otto casi clinici. Attraverso la "ragazza che si copriva il volto", la "donna che non poteva attraversare le piazze", la "signora con le palpitazioni galoppanti", il "giovane malato di gelosia", il "giovane con il complesso di Peter Pan", a "ragazza dal cuore infranto", la "ragazza influenzata dal folletto alieno", la "donna che non riusciva a piangere", si dà voce alla storia umana di tante persone malate, come se fosse quella di ognuno di noi. La sofferenza del malato viene così stemperata dalla possibilità di rinascita e di cambiamento che i quadri di Giulia, ancor più delle parole, riescono straordinariamante a rappresentare. L’artista Giulia Di Filippi, ben nota al pubblico inernazionale, ha posto ad emblema della sua pittura l’umanità alienata ed estranea a se stessa nel pathos personale psicoesistenziale che, scissa nelle componenti materiale e spirituale, recupera la parte più autentica della propria essenza attraverso il "pnto luce" che pervade soffusamente, insieme agli squarci di colore, le figure lente e travagliate delle sue Opere.
Graziella d’Achille, medico neurologo psichiatra, opera nel Dipartimento di Salute Mentale e delle Dipendenze a Campobasso e privatamente a Isernia. Dopo una formazione prevalentemente nel campo della Omeopatia Unicista, si è perfezionata in Medicine non Convenzionali e Tecniche Complementari, presso la Cattedra di Terapia Medica e Medicina Termale -Centro Ricerche Bioclimatologia Medica-Biotecnologie-Medicine Naturali e Talassoterapia dell’Università degli studi di Milano (Centro Collaborante OMS, Prof. Solimene). E’ docente di Medicina Naturale presso l’università UNITRE di Isernia.
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